Fondazione Prada presenta “Miranda July: New Society”, la prima esposizione museale dedicata all’opera di Miranda July negli spazi di Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Curata da Mia Locks, “Miranda July: New Society” ripercorre la carriera trentennale dell’artista, regista e scrittrice americana Miranda July dagli anni Novanta a oggi, presentando cortometraggi, performance e installazioni. La mostra include il nuovo lavoro F.A.M.I.L.Y. (Falling Apart Meanwhile I Love You), un’installazione video multicanale che documenta la collaborazione di un anno tra July e sette performer su Instagram. F.A.M.I.L.Y. è il punto di partenza per indagare nella mostra i temi presenti in altri progetti performativi e collaborativi di July.
Come afferma Locks ,“Il lavoro di July prende in esame una serie di relazioni umane e forme di intimità. Mettendo in discussione le gerarchie consolidate e le dinamiche di potere convenzionali, l’artista assume una posizione dichiaratamente femminista che attraversa i diversi media che ha utilizzato nella sua carriera”. La mostra, accompagnata dalla proiezione della filmografia completa dell’artista al Cinema Godard della Fondazione Prada, è un’occasione unica per conoscere l’ampia produzione artistica di July.
“Sono onorata ed emozionata non solo nell’esporre il mio ultimo lavoro alla Fondazione Prada ma nel contestualizzarlo all’interno della mia intera produzione degli ultimi trent’anni”, sottolinea July. “Il fatto che questa istituzione esponga il mio lavoro all’Osservatorio e presenti i miei film al Cinema Godard testimonia un impegno raro e straordinario nei confronti della molteplicità dei linguaggi”.
Il primo piano dell’Osservatorio presenta la documentazione delle prime performance di July nei locali punk fino a quelle più note, come Love Diamond (1998-2000), The Swan Tool (2000-2003), Things We Don’t Understand and Definitely Are Not Going to Talk About (2006-2007) e New Society (2015), accanto a oggetti di scena, costumi e documenti d’archivio.
Al secondo piano è esposto F.A.M.I.L.Y. insieme ad altri due progetti collaborativi – I’m the President, Baby (2018) e Services (2020). La mostra presenta inoltre una reiterazione di Learning to Love You More (2000-2007), progetto online realizzato in collaborazione con Harrell Fletcher, che include settanta “compiti” assegnati al pubblico e caricati sul sito web. Il “compito” n. 43 (“Realizza una mostra con le opere che trovi a casa dei tuoi genitori”), portato a termine da una donna milanese appositamente per questo progetto espositivo, è presentato come parte della mostra.