UNA è lieta di annunciare “Hybrids”, la prima mostra personale di Jeanne Tara (*1994 Ambilly) in Italia.
Formatasi in danza classica e contemporanea prima di dedicarsi alle arti visive, Jeanne focalizza la sua ricerca sulle nozioni di confine, autorità e potere sui corpi nello spazio pubblico, indagati attraverso le lenti dell’architettura. Affiancando dipinti a olio a sculture in metallo e cera, “Hybrids” parte dallo studio delle figure mitologiche, teriantropiche e per lo più femminili (come Medusa, Sfinge e Chimera) che hanno influenzato la morale occidentale fino ad oggi. Tutte infatti rappresentano una minaccia per gli esseri umani e la loro uccisione costituisce un passo cruciale nella consacrazione dell’Eroe maschile e della supremazia che è in grado di esercitare, non solo sulla Natura, ma anche sulla propria parte animale. Per la sua mostra in galleria, Tara reinterpreta varie scene della vittoria dell’Eroe sul Mostro, mettendo in discussione la nozione di mostruosità e il modo in cui il simbolismo di queste creature è stato utilizzato nelle arti e nell’architettura, dall’antichità fino ai giorni nostri, e il loro ruolo nell’illustrazione e nella trasmissione dei codici morali. I dipinti presentati a UNA si riferiscono a monumenti storici che, raffigurando scene di battaglia tra eroi (maschi) e figure di mostri, ritraggono l’invalsa concezione di dominio e virilità.
Così come le opere su tela, anche le sculture in metallo evocano una forma di ibridazione, associando riferimenti zoomorfi ai motivi classici che caratterizzavano i manufatti ornamentali in ferro. L’asimmetria e il gioco di scala innescato dalle sculture alterano la percezione delle forme e sfidano le norme architettoniche. Attraverso il dialogo tra dipinti e opere tridimensionali, Tara crea un’installazione immersiva, in cui la relazione tra il corpo degli spettatori e lo spazio viene approfondita e messa in discussione.