
Con il suo nono numero, intitolato The Archive, 20 Seconds Magazine assume l’archivio non come repository innocuo ma come ordigno epistemologico pronto a esplodere in chi lo sfoglia. La rivista, curata con rigore poetico, intreccia saggi, interviste e facsimili capaci di cortocircuitare le narrazioni ufficiali e svelare il potere di cancellazione che ogni catalogazione comporta. Spicca GAUNG, progetto che frantuma l’immaginario coloniale sul gamelan indonesiano disintegrandone le registrazioni storiche in pulsazioni noise. Parallelamente, Pwani Tapes ripercorre i litorali keniani estraendo canti in via d’estinzione dalle radioteche locali e restituendoli in cassette serigrafate, mentre Marcela Paniak manipola fotografie d’epoca fino a sparigliare genesi, autore e sguardo. Giorno Poetry Systems interviene come detonatore linguistico: versi-nastro che scorrono come glitch sulla carta soffice, ricordando che ogni sincope della memoria è un atto politico. The Archive sostiene che dimenticare non è assenza ma scelta ideologica; riapre schedari chiusi imponendo una responsabilità collettiva sullo spazio-tempo del documento. Qui ora.