Estratto da: Sceneggiato, a Fictional dialogue between Myself and Collezione Nancy Delroi di

di 28 Luglio 2025

Sofia: È un reality?
Collezione Nancy Delroi: No
Sofia: Potrebbe diventarlo.
Collezione Nancy Delroi: Non credo.
Sofia: Ci sono le telecamere. E ci sono gli adulti.
Collezione Nancy Delroi: Erano il pubblico.
Sofia: Erano filmati. Fingevano?
Collezione Nancy Delroi: Non lo sappiamo. Erano liberi di fare cosa volevano.
Sofia: Chissà se erano sinceri.
Collezione Nancy Delroi: Era un set.
Sofia: Anche i reality hanno i set.
Collezione Nancy Delroi: Non è un reality.
Sofia: Lo so, me l’avete detto.
Collezione Nancy Delroi: Ok.
Sofia: Forse nella palazzina…
Collezione Nancy Delroi: Quale palazzina?
Sofia: Quella di Torino…
Collezione Nancy Delroi: Non c’è ancora nessuna palazzina.
Sofia: Ok.
Collezione Nancy Delroi: Sono scene che si creano nel momento in cui lo spazio si riempie. Scenettes. Dialoghi. C’è un’interazione. Tensioni, e un po’ di noia.
Sofia: Borghese?
Collezione Nancy Delroi: In qualche modo.
Sofia: Ci sono spesso molte sedute: divani, sedie.
Collezione Nancy Delroi: Mobili, si. Ci interessano perché riempiono.
Sofia: Sostituiscono le emozioni?
Collezione Nancy Delroi: Si, cerchiamo di non essere troppo drammatici. In I Kills You Second le dinamiche tra i non-attori sono quasi impercettibili.
Sofia: Allora non funzionerebbe.
Collezione Nancy Delroi: Cosa?
Sofia: Come reality.
Collezione Nancy Delroi: Potrebbe essere un reality meno emotivo, più scenografico. Comunque imprevisto…
Sofia: Un film.
Collezione Nancy Delroi: Si.
Sofia: Il corridoio che avete creato per “Anna Smoking Cigarette”, quello è un confessionale.
Collezione Nancy Delroi: Architettonico.
Sofia: E c’è un’altra poltrona.
Collezione Nancy Delroi: Si, l’abbiamo fatta noi, in modo che contenesse perfettamente il corpo di Anna.
Sofia: Sembra accogliente.
Collezione Nancy Delroi: In “New Cult-like Images or Come il patto tra adulti diventa un trattato di strategia affettiva” non c’erano molti mobili però.
Sofia: Vero. C’erano i manichini. Sono personaggi principali?
Collezione Nancy Delroi: Non dipende da noi.
Sofia: È l’estetica delle vetrine. Sexy, ma anche un po’ isolante. Le luci bianche, i cucchiai, i metal paintings di Wilhelmina Merante e Leyla Riggio…
Collezione Nancy Delroi: Ti hanno fatto sentire così?
Sofia: Non lo so perché non c’ero. Ho visto solo le foto e i video.
Collezione Nancy Delroi: Ok.
Sofia: Era in Viale Bligny?
Collezione Nancy Delroi: Si, stiamo là dal 2024 – quando è nata.
Sofia: Cosa?
Collezione Nancy Delroi: Collezione Nancy Delroi.
Sofia: È un’officina, quella in Viale Bligny?
Collezione Nancy Delroi: Anche una galleria, e casa.
Sofia: Un set.
Collezione Nancy Delroi: Si.
Sofia: Parla di desiderio?
Collezione Nancy Delroi: Anche.
Sofia: Morboso?
Collezione Nancy Delroi: Morbid, si.
Sofia: Limirence.
Collezione Nancy Delroi: ?
Sofia: Dipendenza affettiva precoce.
Collezione Nancy Delroi: Potrebbe funzionare.
Sofia: Ora capisco: 80% finzione, 20% attesa.
Collezione Nancy Delroi: Non siamo mai così matematici.
Sofia: Mi rincuora.

Prendo in mano il barattolo di gel che mi hanno portato in regalo. Nel frattempo è diventato buio e mi chiedo perché abbiano deciso di raggiungermi qui, ma non sembra importare a nessuno dei tre. Accendo una sigaretta con il fornello del gas. Luglio sembra non finire mai.

Sofia: “We’re taking pictures like we’re a couple. Like we like each other. Like we’re husband and wife, and we SPEND time together. We SPEND time together as a couple. Because we’re a loving couple, SPENDING time. These photos are us, in love, SPENDING time.”

Collezione Nancy Delroi: La scena della cabina fotografica in Buffalo ‘66.
Sofia: Anche Billy Brown e Layla fanno un po’ finta – come i vostri attori.
Collezione Nancy Delroi: “Spannin time…”. Citi spesso Vincent Gallo nei tuoi testi.
Sofia: Credo sia una coincidenza. Non sono neanche sicura mi piaccia.
Collezione Nancy Delroi: A proposito della palazzina…
Sofia: Il teatro?
Collezione Nancy Delroi: Si. Cosa ne pensi?
Sofia: Non lo so, ci devo pensare.

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