
Il terzo numero di PARTNERS si apre con una domanda tanto semplice quanto disarmante: “Why be together?”. La rivista, pubblicata da Partners Studio, si presenta come un volume corposo di 386 pagine, più vicino a un libro d’artista che a un periodico. L’idea alla base è chiara: ascoltare prima, pubblicare dopo.
Contributi di 33 autori provenienti da diverse parti del mondo rispondono alla domanda in modi eterogenei: saggi, fotografie, racconti, interventi visivi. Il risultato è un mosaico di prospettive che indaga l’intimità e la collettività, il privato e il politico, il gesto amoroso e la partnership creativa. Non c’è un’unica voce dominante, ma un coro polifonico che riflette il nostro tempo frammentato.
Il design accompagna questa pluralità senza sovrastarla: layout sobrio, ampio uso del bianco, equilibrio tra testo e immagine. Ogni contributo ha il proprio spazio, e insieme costruiscono un volume che diventa riflessione sulla convivenza, sulla vulnerabilità e sulle possibilità di alleanza.
PARTNERS non si limita a raccontare le relazioni, le mette in atto: ogni pagina è un esperimento di coabitazione, una negoziazione tra linguaggi e sensibilità. È un progetto che rifiuta la superficialità del contenuto “instagrammabile” per offrire al lettore un’esperienza lenta, stratificata e intellettualmente stimolante. In un momento in cui l’individualismo sembra dominare, PARTNERS Issue 3 è un invito radicale a ripensare cosa significa stare insieme.