ON VIEW è una rubrica in cui Flash Art invita figure prominenti nel mondo dell’arte a selezionare le migliori mostre nazionali e internazionali del momento.
Sammy Baloji, “Other Tales”
Konsthall Lund, Svezia
Fino al 24 Maggio 2020
In questa mostra l’artista congolese Sammy Baloji (vive e lavora fra Lubumbashi e Bruxelles) fa il punto, attraverso le produzioni degli ultimi cinque anni, su quanto le narrazioni e le strutture economi-che che risalgono all’epoca coloniale persistano, consegnando ancora il DRC ed altri paesi Africani a un destino estrattivista, cominciato nell’Ottocento. Le sue strategie decoloniali si occupano ampiamen-te delle ‘Other Tales’ (le altre narrative), ovvero del periodo pre-coloniale, quando il Regno del Congo scambiava doni diplomatici con le potenze europee e il Papa Leone X incoronava il primo vescovo africano. Dopo Lund la mostra prosegue alla Kunsthal Aarhus in Danimarca (giugno 2020).
“…of vread, wine, cars, security and peace”
Kunsthalle Wien, Austria
Dall’8 Marzo fino all’8 Maggio 2020
La prima grande mostra presentata dal collettivo What, How & for Whom / WHW alla Kunsthalle di Vienna – di cui ha assunto la direzione artistica a giugno dello scorso anno – prende in considerazio-ne, attraverso le opere di più di trenta artisti, le differenze tra sogni e aspirazioni delle popolazioni del Sud e del Nord del mondo. Le proposizioni artistiche indicano, con diverse declinazioni, la necessità di ripensare il concetto di benessere e le aspettative economiche in Europa, sperimentando nuovi modi di vivere sulle base di valori alternativi.
Minia Biabiany, “J’ai Tué Le Papillon Dans Mon Oreille”
Magasin des Horizons, Grenoble
Fino al 7 Giugno 2020
Centre National d’arts et de cultures
Site Bouchayer-Viallet
Originaria della Guadalupa, l’artista Minia Babiany ha sviluppato al Magasin des horizons di Greno-ble un’enorme installazione con riferimenti all’ecologia e alla decolonizzazione.
Babiany insinua, in ogni cumulo di materiali – foglie di banana, rametti di bambù, conchiglie – una denuncia al colonialismo e all’inquinamento endemico del suo territorio ultra-marino per aiutarci a ca-pire che l’ecologia non può evitare di toccare la questione della decolonializzazione. La seconda parte di questo vasto progetto si svolgerà a La Verrière a Bruxelles e si concentrerà più specificamente sulle donne delle Antille.