Flash Art utilizza solo cookie strettamente necessarie per il funzionamento del sito, per il legittimo interesse nel migliorare l'esperienza online e per rendere possibile o facilitare la comunicazione. Per maggiori informazioni consulta la pagina Termini & condizioni

Flash Art
Flash Art
Shop
  • Homepage
    • EDITORIALE
    • Prospettive
      • VETRINA
      • RECENSIONI
      • CONVERSAZIONI
      • ISTANTANEE
      • OPINIONI
      • In archivio
      • Sulla moda
      • Bold shelves
      • COSTELLAZIONI
      • CURRICULUM VITAE
  • FLASH ART ARCHIVE
  • FLASH ART ITALIA AWARD
  • DUNE
    • PSE Edizioni
    • FLASH ART MONO
  • In copertina
    • Shop
    • Abbonamento
    • Edizione digitale
    • CONTATTI
→
Flash Art

Ouverture

3 Luglio 2017, 6:19 pm CET

Valerio Rocco Orlando di Paola Noè

di Paola Noè 3 Luglio 2017
Bisiàc (2007). Still da videoinstallazione.
Bisiàc (2007). Still da videoinstallazione.
Bisiàc (2007). Still da videoinstallazione.

Celeste, Rita, Eva, Dobrochna, Amalia, Eleonora. E poi Giulia. Sono loro le protagoniste dell’educazione sentimentale di Valerio Rocco Orlando, documentata nei suoi lavori video, veri e propri ritratti femminili in movimento di donne belle e affascinanti, eleganti. E molto, molto, contemporanee: sospese tra un ideale nobile di perfezione e il richiamo del glam. Ma anche voci, musiche, parole, respiri di esistenze tutte declinate al femminile. Celeste (2002) è un’Alice nel Paese delle Meraviglie con ombrellino e altalena, Rita (2003) è una trasformista di se stessa dalla bellezza camaleontica, Eva (2004) — che riconosciamo subito come la modella Eva Riccobono, ma non sembra interessarci più di tanto — sospesa tra un prima e un dopo, Dobrochna (2005) è la giovane donna destinata a essere madre, Amalia (2006) canta ammaliandoci, Eleonora (2006) cammina passo dopo passo misteriosa. Solo e soltanto loro, eroine di oggi, guardate, spiate, ascoltate e, con rispetto, comprese da Valerio Rocco Orlando, milanese, classe 1978. L’artista le filma con camera a mano, eleganza e cura per il dettaglio, senza distogliere quasi mai l’attenzione dal loro primo piano, escludendo tutto il resto, mondo maschile in primis. Sono cammei parlanti, dotati di parole che sembrano rumori di sottofondo, capaci però di trasmettere verità e segreti: l’improvvisazione jazz di Amalia, affascinante lady in red, il ritornello stonato di una canzonetta di Tiziano Ferro ripetuto malinconicamente da Eva, appollaiata alla finestra sullo sfondo di una notte newyorkese, la favola per bambini sussurrata con dolcezza da Dobrochna nella sua lingua madre. Ognuno dei sei video è stato realizzato autonomamente a partire dal 2002, e soltanto quest’anno in occasione della mostra personale alla Galleria Maze di Torino sono stati ricomposti e presentati in un’unica installazione, The Sentimental Glance. Affascinante il risultato finale, che testimonia la forza sentimentale dello sguardo dell’artista nei confronti dell’universo femminile e la capacità di addentrarsi nel suo mistero. Ultimo ritratto in movimento di Valerio Rocco Orlando è quello di una bambina, Giulia, protagonista insieme al fratello gemello Giacomo del lavoro più recente, Bisiàc, commissionatogli da Andrea Bruciati in occasione della personale in programma a gennaio alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone. Qui le voci sono il sussurro di una filastrocca, cantata in un dialetto che sta scomparendo, il bisiàc, e un tono più forte, il rumore assordante del fiume. Attraverso il lavoro sulla lingua, l’artista si tiene vicino allo spazio che lo ospita, per celebrare la sua prima opera su commissione: il bisiàc è originario del territorio della provincia di Gorizia, delimitato dal Timavo (a est) e dall’Isonzo (a ovest), prossimo a Monfalcone.

Per la prima volta Valerio Rocco Orlando abbandona la dimensione intima a due dei suoi video precedenti per confrontarsi con una storia e una realtà corale e plurima. Bisiàc è una grande installazione incentrata sul tema della malinconia, quella delle cose che stanno scomparendo, come un dialetto o le tradizioni popolari. Su uno schermo vediamo i due bambini vestiti con gli abiti tradizionali locali intonare filastrocche nel dialetto bisiaco e giocare nelle acque d’argento dell’Isonzo. Lo stesso di Ungaretti, simbolo di un passato doloroso di guerra e di divisioni. Giocano con i ciottoli rotondi e levigati, cantano, mentre il rumore dell’acqua (sul secondo video) che scorre incessante da sempre, registrato in presa diretta, si fa portavoce di un racconto universale che copre e sovrasta le voci infantili, portandosele via, insieme a chissà quante mille altre parole, dette e gridate in altri mille idiomi. Come sempre l’artista riconferma di saper dare voce, ma soprattutto sentimento, alla bellezza pulita, quasi cinematografica delle sue immagini, che lo spettatore non può non ascoltare e vivere.

Valerio Rocco Orlando è nato nel 1978 a Milano. Vive e lavora a Milano.

Principali mostre personali: 2007: Maze, Torino; 2006: Viafarini, Milano; 2005: Pitti Uomo, Sala ottagonale, Fortezza da Basso, Firenze; Spazio Lima, Milano; 2004: Gallery Inn, Seoul.

Principali mostre collettive: 2007: White Sun, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (GO); Albedo: A New Perspective In Italian Moving Images, XII International Media Art Biennale WRO 07, Wroclaw (PL); Love Addiction: pratiche video dal ’61 ad oggi, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (GO); Arte in Video_Forward Fendi, Palazzo Fendi, Roma; 2006: VideoReport Italia: 04_05, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (GO); MAN, Nuoro; 2004: Private Screen, Fondazione Nicola Trussardi, Marino alla Scala, Milano.

Condividi questo articolo
  • Facebook
  • Twitter
  • Mail
Altri articoli di

Paola Noè

Maurizio Cattelan

3 Luglio 2017, 4:12 pm CET

Helena Kontova: Hai trascorso quasi un anno in Germania, a Berlino. Come hai vissuto questa esperienza, il tuo rapporto con…

Approfondisci

A carte scoperte

3 Luglio 2017, 6:18 pm CET

Normalmente, oggi, i programmi espositivi delle istituzioni sono sempre più spesso determinati da logiche di rendita economica. Un po’ dappertutto,…

Approfondisci

Vincenzo Agnetti

3 Luglio 2017, 4:18 pm CET

L’opera di Vincenzo Agnetti, a paragone della facilità consumistica e all’immediata palatabilità di certe merci artistiche in circolazione, assume oggi,…

Approfondisci

Il creatore del mondo

3 Luglio 2017, 4:25 pm CET

Si torna a parlare del Demiurgo nell’arte italiana di oggi: lo fanno esplicitamente Francesco Gennari e Gianni Caravaggio, di cui…

Approfondisci

  • Prossimo

    Lorenza Lucchi Basili

  • Precedente

    Alessandro Nassiri Tabibzadeh

© 2025 Flash Art

  • Termini & condizioni