Invenzioni linguistiche idiosincratiche, enunciate attraverso usi altrettanto peculiari della voce, sono sempre state elementi caratterizzanti di chi – in diversi contesti ed epoche storiche – è stato definito sciamano, maga, cantastorie, incantatore… poeta. In Malelingue, Idioletta rende omaggio a queste madri e padri putativi con alcune trascrizioni delle loro testimonianze orali.
•
Kingpin Skinny Pimp è stato un esponente di spicco della scena rap di Memphis degli anni ’90. Inizialmente affiliato a Backyard Posse (rinominata successivamente Three Six Mafia), la abbandona in seguito per la Gimisum Family. Tra i molti progetti, sia in veste di rapper che di producer, alcune testimonianze gli attribuiscono le tapes “Sumthin Fa Da Streets pt.1” e pt.2, e “Strictly For That Nigga”, che circolano dal 1993 a nome di Lady Bee. La vera identità di Lady Bee – la cui voce appare sempre alterata da un pitch – è però circondata dal mistero: secondo alcuni è da ascriversi a una tale ben più anziana donna dal nome Barbara, altri sostengono sia un alter ego femminile dello stesso Skinny Pimp, usato al fine di auto-dedicarsi la tape dalla quale è tratta “That’s My Man”.