Uno straordinario palazzo barocco siciliano diventa il ventre della balena che accoglie una stridente quanto intensa installazione site specific capace di innescare una riflessione sulla civiltà contemporanea. È questa la sfida che si concretizza con esiti particolarmente interessanti a Palazzo Biscari a Catania grazie al progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio di Gian Maria Tosatti, artista già apprezzato per i grandi cicli di opere in edifici storici spiccatamente simbolici.
Per l’episodio catanese del progetto – che si articolerà in diverse tappe internazionali – lo scalone centrale, i tre saloni d’ingresso e il Salone delle Feste del palazzo Settecentesco ospitano l’intervento che invita il fruitore a un’esperienza individuale, fatta di solitudine e sincerità.
Il percorso, profondamente legato al concetto di identità individuale e collettiva, si snoda sullo sfondo di un contesto ambientale sontuoso e attraversa i saloni, immersi in una dimensione sospesa e scandita da partiture audio-visive minimali, per culminare con lo scenario apocalittico del monumentale Salone delle Feste, trasformato da Tosatti nel luogo simbolico dello scontro tra passato e futuro, macerie e rigenerazione, morte e rinascita. Palazzo Biscari diviene così un “romanzo visivo”, emblema della storia più recente della cultura europea e dell’inadeguatezza delle nuove generazioni rispetto alla propria eredità culturale.
Evento collaterale di Manifesta 12, Il mio cuore è vuoto come uno specchio, a cura di Adele Ghirri, Ludovico Pratesi e Pietro Scammacca, è promosso dall’associazione culturale no profit unfold, fondata nel 2017 da Pietro Scammacca con l’obiettivo di coniugare opere ambientali e luoghi di interesse storico-artistico siciliani, ai quali conferire una nuova identità grazie all’arte contemporanea.