Gian Maria Tosatti Palazzo Biscari / Catania

21 Agosto 2018

Uno straordinario palazzo barocco siciliano diventa il ventre della balena che accoglie una stridente quanto intensa installazione site specific capace di innescare una riflessione sulla civiltà contemporanea. È questa la sfida che si concretizza con esiti particolarmente interessanti a Palazzo Biscari a Catania grazie al progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio di Gian Maria Tosatti, artista già apprezzato per i grandi cicli di opere in edifici storici spiccatamente simbolici.
Per l’episodio catanese del progetto – che si articolerà in diverse tappe internazionali – lo scalone centrale, i tre saloni d’ingresso e il Salone delle Feste del palazzo Settecentesco ospitano l’intervento che invita il fruitore a un’esperienza individuale, fatta di solitudine e sincerità.
Il percorso, profondamente legato al concetto di identità individuale e collettiva, si snoda sullo sfondo di un contesto ambientale sontuoso e attraversa i saloni, immersi in una dimensione sospesa e scandita da partiture audio-visive minimali, per culminare con lo scenario apocalittico del monumentale Salone delle Feste, trasformato da Tosatti nel luogo simbolico dello scontro tra passato e futuro, macerie e rigenerazione, morte e rinascita. Palazzo Biscari diviene così un “romanzo visivo”, emblema della storia più recente della cultura europea e dell’inadeguatezza delle nuove generazioni rispetto alla propria eredità culturale.
Evento collaterale di Manifesta 12, Il mio cuore è vuoto come uno specchio, a cura di Adele Ghirri, Ludovico Pratesi e Pietro Scammacca, è promosso dall’associazione culturale no profit unfold, fondata nel 2017 da Pietro Scammacca con l’obiettivo di coniugare opere ambientali e luoghi di interesse storico-artistico siciliani, ai quali conferire una nuova identità grazie all’arte contemporanea.

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