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Termini & condizioni
Agenda è una sezione di Arte e Femminismi pubblicata mensilmente su www.flash—art.it, a cura di Raffaella Perna. Agenda raccoglie una selezione di mostre nazionali e internazionali, libri, studi, etc. che alimentano la riflessione attorno ai femminismi nell’arte contemporanea.
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Christina Quarles, Feel’d, 2018. Acrilico su tela. 48 x 60 in. Collezione Walker Art Center, Edward R. Bazinet Charitable Foundation, 2018.
Ree Morton, Terminal Clusters, 1974. Olio su legno, smalto su celastic, lampadine. 48 x 58.5 x 8 in. Collezione Walker Art Center. Courtesy T.B. Walker Acquisition Fund, 2011.
Various Artists, ACT UP Art Box, 1994. Vernice, plastica, corda, metallo gancio, fotografia a colore, vetro, inchiostro su legno, tubi di Pyrex, carta riciclata, silicone, legno, sughero, colla e mastice di legno, serigrafia su seta. 5 x 24 x 14 in. Collezione Walker Art Center, McKnight Acquisition Fund, 1994.
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Andrea Bowers, Wall of Letters: Necessary Reminders from the Past for a Future of Choice #7, 2006. Grafite su carta. 22-1/4 x 15 in. Collezione Walker Art Center, Mariam and Erwin Kelen Acquisition Fund for Drawings, 2012. Regalo di Andrew Kreps Gallery, New York.
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Andrea Carlson, Anti-Retro, 2018. Serigrafia su carta. 33-1/2 x 47-3/4 in. Collezione Walker Art Center, McKnight Acquisition Fund, 2018.
“Don’t let this be easy”, Walker Art Center, Minneapolis (30 luglio 2020 – 4 luglio 2021)
È attualmente in corso al Walker Art Center di Minneapolis “Don’t let this be easy”, progetto incentrato sulle artiste della collezione del Walker a cura di Nisa Mackie e Alexandra Nicome. La mostra narra la complessità dei linguaggi di alcune artiste che, con le loro opere, sfidano le tradizionali categorie museali. Pratiche sperimentali, sviluppate in circa cinquant’anni di storia, vengono raccontate attraverso dipinti, sculture, libri d’artista e materiale d’archivio. Il progetto include i lavori di Ree Morton, Carolee Schneemann, Alexis Smith e Howardena Pindell.
Appel à communication: reclaim: récits d’artistes femmes africaines (15 – 16 aprile 2021)
“Appel à communication: reclaim: récits d’artistes femmes africaines” è una conferenza che si terrà in Francia nell’ambito di una partnership con la stagione Africa2020. Con questo evento il commissario generale N’Goné Fall ci invita a osservare il mondo dell’arte dal punto di vista della cultura e della realtà del continente africano. L’evento mira a dare maggiore rilevanza alle artiste africane all’interno della storia dell’arte, basata ancora troppo spesso su canoni occidentali, e di creare le condizioni affinché studiosi/e, affermati o emergenti, abbiano gli strumenti per ampliare e aggiornare la loro ricerca. La call per partecipare al convegno è aperta fino al 15 ottobre 2020.
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“PUSH THE LIMITS”. Veduta della mostra presso Fondazione Merz, Torino, 2020. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista e Fondazione Merz, Torino.
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“PUSH THE LIMITS”. Veduta della mostra presso Fondazione Merz, Torino, 2020. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista e Fondazione Merz, Torino.
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“PUSH THE LIMITS”. Veduta della mostra presso Fondazione Merz, Torino, 2020. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista e Fondazione Merz, Torino.
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Chiharu Shiota, Where are we going?, 2017-2020. Strutture di metallo, filo di cotone, colla, corde. Dimensioni variabili. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista; Galerie Templon, Parigi / Bruxelles; Fondazione Merz, Torino.
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Chiharu Shiota, Where are we going?, 2017-2020. Strutture di metallo, filo di cotone, colla, corde. Dimensioni variabili. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista; Galerie Templon, Parigi / Bruxelles; Fondazione Merz, Torino.
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Mona Hatoum, Impenetrable, 2009. Acciaio con finitura nera, filo da pesca. 300 × 300 × 300 cm. Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista e Fondazione Merz, Torino.
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Shilpa Gupta, WheredoIendandyoubegi, 2012. Installazione di luce a led. 880 x 68 x 10 cm
Fotografia di Renato Ghiazza. Courtesy l’artista; Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana / Roma.
“Push the limits”, Fondazione Merz, Torino (dal 7 settembre 2020)
La mostra “Push the Limits”, a cura di Claudia Gioia e Beatrice Merz, propone un percorso che si snoda lungo tutti gli spazi della Fondazione Merz, con lo scopo di verificare il concetto di limite, e del suo superamento, nell’esperienza artistica contemporanea, attraverso grandi installazioni e progetti che mirano a offrire una fruzione immersiva. In mostra sono esposti i lavori di alcune tra le più significative artiste italiane e internazionali, tra cui, Rosa Barba, Sophie Calle, Katharina Grosse, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Barbara Kruger, Jenny Holzer.
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Liliana Barchiesi, Movimento Femminista, 1974_1979. Stampa analogica in bianco e nero. 40 x 50 cm. Courtesy l’artista.
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Libera Mazzoleni, L’odalisca, 1973-2019. Stampa analogica. 25 pezzi, 31 x 30.5 cm l’uno. Courtesy l’artista.
“Gesti di rivolta” – Arte, fotografia e femminismo a Milano 1975/1980, Nuova Galleria Morone, Milano (9 settembre – 31 ottobre 2020)
La mostra, curata da Cristina Casero, indaga per la prima volta in modo organico i rapporti tra fotografia, arte e femminismo nella scena milanese degli anni Settanta, con una ricca selezione di opere fotografiche di autrici come Gabriella Benedini, Diane Bond, Marcella Campagnano, Carla Cerati, Mercedes Cuman, Amalia Del Ponte, Fernanda Fedi, Marzia Malli, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Maria Teresa Meneghini, Elisabeth Scherffig, Silvia Truppi e del Collettivo Donne Fotoreporter (Liliana Barchiesi, Kitti Bolognesi, Giovanna Calvenzi, Marisa Chiodo, Marzia Malli, Laura Rizzi, Livia Sismondi). La mostra è accompagnata dal volume “Gesti di Rivolta” edito da enciclopediadelledonne.it.
Ninth Street Women: Lee Krasner, Elaine de Kooning, Grace Hartigan, Joan Mitchell, and Helen Frankenthaler: Five Painters and the Movement That Chenged Modern Art Paperback – Illustrated, Little, Brown and Company (2019) Ninth Street Women è il libro uscito lo scorso anno per la Little, Brown Company, a cura di Mary Gabriel. Il volume affronta la vita e l’arte di cinque donne legate all’esperienza dell’Espressionismo Astratto americano: Lee Krasner, Elaine de Kooning, Grace Hartigan, Joan Mitchell e Helen Frankenthaler. Autrici che con le loro opere hanno cambiato l’arte e la società americana del dopoguerra, mostrandosi artiste talentuose, audaci e innovative.
“Max Beckmann: feminine – masculine”, Hamburger Kunsthalle, Amburgo (25 settembre 2020- 24 gennaio 2021)
Il prossimo 25 settembre si apre la mostra “Max Beckmann: feminine-masculine” presso la Kunsthalle di Amburgo, a cura di Karin Schick. Nel corso della sua attività artistica Beckmann è stato affascinato dalla complessità dell’essere umano e dalla rappresentazione del femminile e del maschile. La mostra riflette sulla capacità dell’artista di indagare le differenze di genere e le sfaccettature della natura umana. Saranno visibili più di 140 dipinti, sculture e opere su carta che testimoniano l’ampiezza del lavoro di Beckmann.
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Paola di Bello, Cosa si vede a Mirafiori. Cosa vede Mirafiori, Luoghi della ricreazione, 2002. Dettaglio. Stampa Ink Jet su carta Fine Art Canson Barita Platine. 13 x 20 cm (ciascuno). Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, Cosa si vede a Mirafiori. Cosa vede Mirafiori, Serie Ripari, 2002. Dettaglio. Stampa Ink Jet su carta Fine Art Canson Barita Platine. 13 x 20 cm (ciascuno). Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, Cosa si vede a Mirafiori. Cosa vede Mirafiori, Strade senza auto, 2002. Dettaglio. Stampa Ink Jet su carta Fine Art Canson Barita Platine. 13 x 20 cm (ciascuno). Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, La disparition, 1994-95. Dettaglio. Collage di 350 Color Print Vintage. 300 x 350 cm. Opera unica del 1995. Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, Framing the community, Milano #18, 2006. Stampa fotografica Light Jet, plexiglas. 100 × 70 cm. Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, Rischiano pene molto severe..(Grata), 1998. Color Print Vintage su forex. 210 x 125 cm. Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
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Paola Di Bello, Rischiano pene molto severe..(Gruppo), 1998. Color Print Vintage su forex. 210 x 125 cm. Courtesy l’artista e Galleria Bianconi, Milano.
“Paola Di Bello. CITIZENS (1988-2006)”, Galleria Bianconi, Milano (24 settembre – 6 novembre 2020)
La Galleria Bianconi inaugura la stagione espositiva 2020-2021 con la mostra antologica “Paola Di Bello. CITIZENS (1988-2006)”, a cura di Francesco Zanot. L’esposizione ruota intorno al tema della comunità, concepita come un insieme di cittadini/e legati da reciproci rapporti di diritti e doveri all’interno di una società organizzata. Tema, quest’ultimo, al cuore della ricerca fotografica e video di Paola Di Bello sin dagli esordi. Legata alle esperienze del concettuale e delle scienze sociali, Di Bello nelle sue opere pone da sempre al centro l’impegno civile.
Agenda è una sezione di Arte e Femminismi pubblicata mensilmente su www.flash—art.it a cura di Raffaella Perna. Agenda raccoglie una selezione di mostre…
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