“If a city is situated on seven heights…”, una conferenza presso l’Istituto Svizzero, Roma

21 Settembre 2020

La divinazione ha sempre avuto un ruolo di rilevanza nella politica, nella vita quotidiana e persino nell’economia del Vicino Oriente antico. Ben oltre essere un mero mezzo di previsione del futuro, la divinazione detta le regole per l’interpretazione del mondo conosciuto. L’interpretazione degli omina, i quali includono ogni tipo di fenomeno naturale e umano, costituisce uno dei principali canali di comunicazione tra l’uomo e le forze sovrannaturali che forgiano il mondo, ovvero gli dèi. L’epatoscopia (l’ispezione del fegato dell’animale sacrificato), la libanomanzia (l’osservazione del fumo d’incenso), la lecanomanzia (l’osservazione delle increspature dell’acqua), la fisiognomica (l’interpretazione dell’apparenza esterna di un corpo umano), gli omina celestiali e l’interpretazione dei sogni sono soltanto alcune tra le numerose tipologie divinatorie esplorate a fondo nella tradizione vicinorientale.
Gli ultimi anni hanno mostrato un rinnovato interesse nelle pratiche divinatorie dell’antichità, il quale ha portato allo sviluppo di progetti di ricerca in università e centri di ricerca in Svizzera, Spagna, Italia, Austria, Germania, Francia ed altri paesi. Lo scopo di questa conferenza internazionale è quello di riunire un gruppo rappresentativo di specialisti nel campo della divinazione nel Vicino Oriente antico e di instaurare un costruttivo dialogo multi-disciplinare. La conferenza copre un’ampia area geografica che include Mesopotamia, Siria, Sudarabia, Anatolia ed Egitto dal terzo millennio a.e.v. alla tarda antichità.

Un progetto organizzato da Armando Bramanti, CSIC Madrid / IS; Ignacio Márquez Rowe CSIC Madrid, in collaborazione con:
IS (Istituto Svizzero di Roma)
AMA l’ISR (Associazione Membri e Amici dell’Istituto Svizzero di Roma)
CEPO (Centro de Estudios del Próximo Oriente Antiguo)
Sapienza – Università di Roma

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