Questo non è un comunicato stampa.
Ma vi preghiamo di leggere fino in fondo. L’assassino nei gialli appare solo all’ultima pagina.
Come scritto in un testo pensato per simili occasioni (Come NON si scrive un comunicato stampa), questo deve essere camuffato e deve sembrare altro.
Se siete arrivati a leggere fino qui vuol dire che abbiamo indovinato la formula.
Da sabato 27 febbraio sarà visibile in galleria (solo su appuntamento ahinoi, siamo tornati arancioni e stavolta “rafforzati”) un gruppo importante di nuove opere di Peter Halley.
Una mostra con un insieme di dipinti, appositamente concepiti da Peter che ha già esposto da noi con mostre personali nel 1997, 2000, 2008, 2012.
Questa mostra è importante perché è un impegno organizzativo ed economico da parte nostra in un momento così difficile, e anche un impegno nei confronti del lavoro dell’artista, che a sua volta presenta per la prima volta in Europa i nuovissimi dipinti sagomati.
Questi vengono dalla classica geometria pittorica ma hanno in più, oltre allo spessore tipico del suo lavoro, la spezzatura del perimetro che li rende mobili, instabili, in equilibrio precario; dove alcune parti laterali appaiono come un’ombra e danno alla tela un aggetto ancora maggiore.
Halley è il pittore americano più importante della sua generazione (gli anni Ottanta).
Nasce con Jeff Koons, Haim Steinbach, Meyer Vaisman… che fin da subito appaiono come gli artisti che cambieranno l’arte americana dopo il minimalismo e il concettualismo.
Il punto è come catturare l’attenzione, trattenere il lettore, fare in modo che trovi dei motivi per aprire la mail (io di solito quando vedo un comunicato cestino senza aprire). Quindi bisogna camuffare un comunicato da qualcos’altro. Per esempio un racconto, una storia, un aneddoto.
La storia di oggi è che è pronto l’ultimo libro della galleria, ma sono 800 pagine scritte, più le immagini, però siamo in attesa di un editore che potrebbe non arrivare.
Con una bellissima copertina pensata da ROBERT BARRY.
È possibile che esca verso fine anno… Chi è interessato mi mandi un cenno per email.
Saluti, Massimo Minini