Il secondo appuntamento del Public Program dedicato alla mostra di Neïl Beloufa è un progetto performativo ideato da (LA)HORDE, collettivo francese alla direzione del Ballet National de Marseille, in dialogo con l’artista. L’esposizione “Digital Mourning” diventa il palcoscenico per una riflessione sulla relazione tra visione idealizzata e realtà visibile, in continuo movimento tra reale e virtuale.
Tre performer, Magali Casters, Edgar Scassa aka Edx and Kevin Martinelli aka MrCovin, “occuperanno” la mostra per la durata di tre ore attraverso movimenti ispirati alle pratiche del jumpstyle, stile di danza nata nei club musicali degli anni 2000 in concomitanza con il movimento Mainstream Hardcore olandese che fonda le sue radici nelle danze Hard come la danza hakken e la danza shuffle.
Negli ultimi anni, questa sottocultura si è diffusa attarverso i social media, soprattutto TikTok, e continua a influenzare un gran numero di persone tramite registrazioni video e tutorial di danza che ne insegnano la tecnica. In Pirelli HangarBicocca, i Jumpers – così sono definiti coloro che praticano questa forma di danza – si posizioneranno in diversi punti della mostra ed eseguiranno brevi sequenze di movimenti davanti al proprio dispositivo: ballare e filmarsi davanti allo specchio della videocamera può essere considerato una forma di post-internet dance. Le sequenze ritmiche verranno riprese e rilanciate in formato digitale sui canali social di Pirelli HangarBicocca.
Il pubblico potrà fruire della mostra secondo le consuete modalità di visita, “incontrando” inaspettati momenti di performance, che riconfigurano come nuove opere d’arte i corpi dei Jumpers. Durante l’evento si potrà inoltre assistere alla proiezione del film Novaciéries (2015, 16’43’’), un progetto di (LA)HORDE che mescola immagini cinematografiche girate da una troupe e video prodotti in casa dagli interpreti stessi del film condivisi su youtube e altre piattaforme social. Novaciéres è una combinazione di cinema, performance e home video che trascende i film di danza e presenta un ritratto coreografato e metafisico del mondo post-industriale.