“Un’immagine riprodotta in più copie accentua, paradossalmente, la sua identità.”
Librairie Marian Goodman presenta Printed Editions and Multiples (1967-1977) una mostra speciale dedicata alle prime edizioni stampata, e ai loro multipli, di Giulio Paolini, concentrandosi sui primi dieci anni della sua produzione dal 1967 al 1977.
Le edizioni limitate che Paolini ha iniziato a realizzare nel 1967 includono circa 150 lavori. Sin dagli inizia della sua carriera negli anni Sessanta, la sua pratica è stata orientata verso la dimensione concettuale, con una particolare attenzione agli elementi che compongono il dipinto, lo spazio della rappresentazione, la relazione tra opera e spettatore, ma anche tra figura e autore. Nel corso del tempo, la pratica di Paolini lo ha portato a concepire “l’atto della mostra” e lo studio dell’artista come spazio in cui l’opera nasce. Punti di riferimento importanti sono la concezione classica di bellezza e la dimensione metafisica dell’arte, lontane dall’evoluzione del mondo e della vita così come le conosciamo.
I lavori di Paolini vedono l’utilizzo di una vasta gamma di materiali (fotografie, calchi in gesso, carta da disegno, Plexiglas, oggetti, grafiche, e libri) e dialogano così con il Tempo e la Storia. Ognuno di essi possiede una struttura complessa di riferimenti alla storia dell’arte o alla letteratura, creando un insieme coerente e polisemico composto di frammenti. Attraverso l’attenta osservazione di ogni dettaglio si può giungere ad una lettura dell’intera composizione, andando quindi oltre alla percezione iniziale del lavoro stesso.
La mostra presenta tredici lavori tra stampe, libri d’artista e multipli, personalmente selezionati dall’artista. L’insieme mappa e riassume la ricerca concettuale condotta da Giulio Paolini tra gli anni Sessanta e Settanta.