Giulia Cenci “Dry Salvages” PAKT / Amsterdam

30 Gennaio 2023

Dopo il rosso delle fiaccole sui volti sudati
Dopo il silenzio gelido nei giardini
Dopo l’agonia nei luoghi pietrosi
Le grida e il pianto
Prigione e palazzo e riverbero
Di tuoni di primavera su montagne lontane
Colui che era vivo è ora morto
Noi che eravamo vivi ora stiamo morendo
Con un po’ di pazienza

Qui non c’è acqua ma solo roccia
Roccia e niente acqua e la strada sabbiosa
La strada che serpeggia tra le montagne
che sono montagne di roccia senza acqua
Se ci fosse l’acqua dovremmo fermarci a bere
Tra le rocce non ci si può fermare né pensare
Il sudore è secco e i piedi sono nella sabbia
Se ci fosse solo acqua tra le rocce
Bocca di montagna morta di denti cariati che non possono sputare
Qui non si può stare né in piedi né sdraiati né seduti
Non c’è nemmeno silenzio tra le montagne
ma tuono sterile e secco senza pioggia
Non c’è nemmeno solitudine tra le montagne
Ma volti rossi e arcigni sogghignano e ringhiano
Dalle porte delle case screpolate di fango
Se ci fosse acqua
E nessuna roccia
Se ci fosse la roccia
E anche acqua
E acqua
Una sorgente
Una pozza tra le rocce1

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