Clarissa Baldassarri “Exposure value” Galleria Raffaella Cortese / Albisola

11 Luglio 2024

A pochi giorni dalla mia prima visita nello spazio di Raffaella ad Albisola, mi imbattei in un articolo che spiegava il fenomeno dei Trompe l’oeil delle finestre sulle facciate dei palazzi liguri. Durante il XVIII secolo, la Repubblica Genovese impose una tassazione commisurata al numero delle finestre delle abitazioni. I cittadini, per evitare le imposte, murarono le finestre continuando pur sempre ad esibire il proprio status attraverso la riproduzione pittorica delle stesse. Quando Raffaella mi mostrò lo spazio per la prima volta, la mia attenzione fu immediatamente catturata da una piccola, ma significativa finestra al centro dello spazio..

Clarissa

Galleria Raffaella Cortese è lieta di annunciare la collaborazione con Gian Marco Casini Gallery volta a presentare “Exposure value”, un’installazione multimediale pensata da Clarissa Baldassarri appositamente per lo spazio di Albisola. L’installazione sfida la nostra percezione: al centro dello spazio, una macchina fotografica cattura la parete di fondo e la piccola finestra rossa, retroproiettando l’immagine in tempo reale sul vetro della porta d’ingresso. I tempi e l’apertura del diaframma vengono orchestrati, dando vita a un’esperienza evanescente in cui l’immagine si trasforma nel tempo, alternando momenti di esposizione naturale a fasi di sovraesposizione e sottoesposizione.

L’artista invita a riflettere sulla differenza tra esposizione ed esibizione dove la prima implica una presentazione immediata, mentre la seconda comporta un’illustrazione attentamente calcolata e artificiale dell’opera. Al contrario di quanto solitamente accade negli spazi espositivi in cui lo spettatore è libero di passeggiare e “corrompere” il lavoro dell’artista con la sua percezione e interpretazione, qui il lavoro è già dichiaratamente alterato. Strizzando l’occhio tanto all’analisi della pratica fotografica quanto alla tradizione artistica del trompe l’oeil, l’installazione di Baldassarri pone degli interrogativi sulla manipolazione dell’immagine, sui meccanismi di presentazione dell’arte contemporanea e sulla ricezione dell’opera.

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