La Galleria SECCI, nella sua sede di Pietrasanta, in Via Giuseppe Garibaldi, 10, è lieta di presentare “TAFT GALLERY, Pericolosamente Insieme”, mostra collettiva che espone le opere di Rong Bao, Zoe Field, Oliviero Fiorenzi, Aldo Giannotti, Giulia Mangoni, Jimmy Milani, Lola Montes, Edoardo Piermattei, Giulia Poppi, Gabriel Rico, Erik Saglia, Fin Simonetti curata da Chiara Guidi.
Il titolo è direttamente ispirato alla pellicola di Ivan Reitman del 1986, “Pericolosamente Insieme”. Qui, per la prima volta nella storia del cinema, la Galleria d’Arte privata è una realtà che diviene protagonista non solo nella trama, ma come un luogo costituito dalla sua imponente e moderna architettura. Divenuta zona di incontro privilegiato della società, perché capace di aggregare e sviluppare relazioni fra molteplici personaggi e personalità e, non solo del mondo dell’arte, ma quello della politica, della cultura, è capace di rivelare un lifestyle ancora inedito e dinamiche intrecciate all’interno del sistema. Dopo quasi quarant’anni dalla sua uscita, il film fa emergere una primaria riflessione: oggi, il ruolo della Galleria privata è ancora così determinante? È certamente una domanda retorica: il ruolo della galleria, nelle molteplici declinazioni che ha subito nel corso del tempo e attraverso le forti personalità di ogni grande gallerista, ha contribuito a cambiarne l’operare, dimostrando che la Galleria non è un semplice espositore di opere d’arte o una vetrina per le conseguenti transazioni economiche. Si direbbe che non è il semplice e acquisito white cube che giustifica qualsiasi opera presente, ma resta il luogo centrale, il perno strutturale di un ingranaggio sociale: una zona di riferimento esclusiva degli artisti, dei critici, dei giornalisti, dei collezionisti che con i loro confronti, dibattiti e scontri, orientano nella galassia dell’arte la cometa da seguire, continuando a determinare e a influenzare il nostro tempo.
Il ruolo della Galleria a Pietrasanta è certamente importante: la città della lavorazione del marmo, denominata “la piccola Atene” anche per la storica presenza delle grandi maestranza legate alla scultura, ha agevolato in modo esponenziale gli spazi convenzionalmente chiamati gallerie solo per l’esposizione di manufatti artistici esclusivamente finalizzati alla vendita. SECCI presenta e ospita “TAFT GALLERY”: è questa un’ideale galleria, fulcro di un lavoro svolto dalla ricerca di artisti e che desidera determinare una porzione del caleidoscopio artistico del 2024. “TAFT GALLERY” vuole riaffermare la centralità del ruolo della galleria e, tra pittura, scultura e interventi sitespecific, propone un ventaglio di uno spettro che da, un lato, evidenzia il “pericolosamente insieme”, per la mancanza di un trend formale, e dall’altro mostra un’autentica giustapposizione.