“Slaked in curved light” Lateral / Roma

23 Aprile 2025

dopo la tua morte
traccio le mie dita
sulla pietra del giardino
spezzando le mie unghie corte
mentre scavo il granito
alla ricerca del
rubino1

“Slaked in curved light” (Saziə, sgretolatə nella luce curva) è una riflessione sulla continua influenza dellɜ mortɜ, esplorando i modi in cui, nel loro peculiare stato di esistenza, “interferiscono nelle nostre vite”2. Un esempio, spesso dato per scontato, è che “il nostro stesso linguaggio e le parole che usiamo per comunicare, sono reliquie di chi ci ha precedutɜ”.3

Partendo da questa consapevolezza, la mostra intende creare un ambiente sensoriale che favorisca il “restringimento dello spazio” tra noi e coloro che ci hanno lasciato. Le tecnologie antiche, pensate per accompagnare i defunti nell’aldilà, si intrecciano con le nuove in uno strano (im)materialismo; un’archeologia queer-dalle lucerne a olio ai diffusori di essenze, dal fuoco ai LED, dalle acque della Loira, all’argilla raccolta nel vicino Parco della Caffarella. Che siano persone amate che riposano, o ritrovamenti di epoche passate, le esistenze che ci hanno precedutɜ influenzano ogni opera. Decisioni, desideri e offerte sono state fatte per loro e con loro. La luce riverbera tra le ceneri.

La mostra presenta opere di Andrea Mauti, Clovis Maillet, Hunter Longe, Ilare e un testo scritto per l’occasione da Allison Grimaldi Donahue. È organizzata da Hunter Longe e nasce dal workshop “Desideri per le morte”, un’esperienza di lutto collettivo guidata da Clovis Maillet a Roma lo scorso autunno, dove il gruppo di artistɜ si è riunito per la prima volta.

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