Alejandro Jodorowsky: Mi piacerebbe cominciare questo alfabeto dalla lettera B come prologo. Bonsai. Perché? Perché siamo di fronte a questo grande albero che un tempo era un bonsai ma a cui è stata data la libertà di crescere. È come per gli uomini. Siamo bonsai. Siamo prigionieri del sistema economico, della nostra tradizione morale, ma quando eliminiamo i limiti della mente e dell’anima, riusciamo ad accrescere la nostra spiritualità. Questa è per me la lettera B.
Klaus Biesenbach: Inizialmente avevo pensato alla lettera A di anarchia. Cosa significa per te questa parola?
AJ: Anarchia significa libertà. Ma non è dio o un maestro. È qualcosa contro il potere. Anarchia vuol dire distruzione del potere, e questo non mi va bene.
Voglio crescere, non ho bisogno di criticare; in questo momento sono contro l’arte che trae profitto dalle cattive situazioni per fare arte critica come una rivoluzione.
KB: Inizialmente, avevo la parola sangue per la lettera S.
AJ: Il sangue è come benzina o petrolio. Il sangue all’interno del corpo è bellissimo perché ogni singolo individuo sul pianeta è rosso dentro. Il sangue fuori dal corpo è terribile. Lo stesso accade con il petrolio: quando è dentro la terra è fantastico, ma quando lo fai uscire fuori, è veleno.
KB: Per la lettera C pensavo ai colori.
AJ: La persona che veramente, veramente sente i colori è cieca, perché solo facendo esperienza del buio realizzi cosa sia il colore. Arrivi alla poesia quando arrivi al silenzio. Quando sei disperato, scopri la bellezza del linguaggio. È come la perdita. Gli ebrei hanno una teoria su questo nella Cabala. Dio ha creato il mondo, ma ha creato la paura liddove lui non c’è.
KB: Pensavo al sogno. È importante sognare?
AJ: I sogni stanno divenendo realtà, e la realtà sta diventando un sogno.
KB: Parlando del tuo ultimo libro, quando parli della Danza della realtà, ti riferisci al sogno o alla visione?
AJ: Le persone pensano che la reltà sia immobile. Invece cambia completamente. È una danza della realtà. Niente è in disordine.
KB: Una danza erotica? Cosa significa per te erotico?
AJ: Quando hai una torta, hai la glassa, l’impasto al suo interno, e la frutta. Tutte parti differenti. L’erotismo è una delle diverse parti della vita, come i quattro cavalli della carrozza — l’intelletto, l’emozione, l’erotismo e il corpo. Quando c’è solo il sesso separato dalla vita è solo volgare pornografia.
KB: Hai una passione per i felini.
AJ: Mi interessa tutta la magia dell’antico Egitto. I maghi e le streghe hanno sempre un gatto. Perché? Perché può vedere l’oscurità, l’oscurità dell’inconscio. Io non posso vivere senza un gatto: essi aprono la nostra logica all’intuizione.
KB: Gratitudine, cosa significa questa parola per te?
AJ: Immagina uno molto felice, un altro invece triste. Pensa: “Perché sono di cattivo umore? Prego tutto il tempo, come te”. E l’altro dice: “Perché tu preghi solo per i tuoi peccati. E io prego solo per ringraziare”. Per me, uno dei più grandi valori della vita spirituale è dire grazie di vivere.
KB: Sacro…
AJ: Sacralità è essere costante ovunque tu sia. Siamo nel mezzo della più incredibile santità. L’universo è divino, noi siamo nel mezzo della divinità, e la divinità è nel mezzo di noi stessi.
KB: Ispirazione…
AJ: La mente è come una scatola di metallo nella quale nascondi soldi, ma quando apri la mente a est, ovest, nord e sud, apri la mente ai venti dell’ispirazione. Apri la tua mente al mistero che è dentro di te, al talento, alla naturale creatività che è in ogni essere umano.
KB: Ho due parole per la I. Cosa mi dici delle immagini?
AJ: Le immagini sono occhi. Gli occhi sono in relazione alla sessualità; ogni immagine è una canzone per i tuoi testicoli o le tue ovaie. L’odore è in relazione all’intelligenza; il suono è in relazione alle tue mani e così via. L’immagine aiuta queste connessioni.
KB: Quando penso ai tuoi film, penso alla gioia.
AJ: Quando sono andato a incontrare il mio maestro Zen Ejo Takata in Messico, ho visto una persona senza età e senza nazionalità. Il suo mondo è pura felicità. Lo Zen insegna a essere felici. Essere illuminati è pura gioia.
KB: Re. È una parola importante per te quando pensi al tuo lavoro?
AJ: Sì. È una parola importante per confrontarci con la nostra moltitudine di ego. Noi non siamo veramente noi stessi, fino a che una parte di noi — che è l’esistenza fondamentale — diventa re e fa ordine tra tutti gli ego. Da questo momento, ogni persona è se stessa. È re di se stesso.
KB: Cabala.
AJ: La Cabala è la materializzazione simultanea dello spirituale e la spiritualizzazione della materia. Portare l’ignoto nella nostra materialità, e portare la nostra materialità nell’ignoto. Nella cristianità hai l’anima che va da Cristo, che è materia, che poi va al cielo e alla Vergine Maria, una donna normale che diventa dio.
KB: Letteratura…
AJ: La sola letteratura importante per me è la poesia. È la massima espressione di un concetto nella quantità minima di parole. Ora c’è Twitter. Che per me è letteratura…
KB: Twitter? [ride]
AJ: Sì, mettere un’enorme quantità di pensieri in 140 caratteri. È una sorta di compressione. Twitter è l’haiku del XXI secolo.
KB: Che mi dici della mitologia?
AJ: Ogni cosa, dal momento in cui nasciamo, è un mito. Siamo nati in una società che crede a un uomo che ha camminato sull’acqua. Una società che crede che una vergine abbia generato un bambino. Crediamo che una persona sia resuscitata dopo un paio di giorni. Siamo una società che crede nel mito della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza. Abbiamo sempre bisogno di un’immagine superiore a noi. Che oggi può essere nel cinema e nello sport.
KB: Cinema.
AJ: I film sono la stessa cosa: il cinema ci dava un’idea di eroico. Ora invece non abbiamo niente. Abbiamo solo disgustose star del cinema.
KB: [ride] Grazie, è proprio quello che volevo sentire!
AJ: Abbiamo volgari polli con piume di pavone.
KB: Bello! Che mi dici della natura?
AJ: Nessuno nella nostra società è quello che è. Tutti sono la persona che qualcun altro vorrebbe essere. Viviamo con delle maschere, e sotto la maschera c’è il vuoto, non c’è niente lì sotto. Natura è togliere via la maschera e riaffermare quello che sei. Nel presente, non sei la persona che eri, non sei la persona che sarà. Natura è l’essenza della vita.
KB: La natura è anche montagne? La Montagna Sacra (1973) parla della natura sacra?
AJ: Sì. Le montagne sono essenziali. Metaforicamente, scalare è andare al punto più profondo di te stesso. Scalare una montagna è trovare la tua interiorità.
KB: O. Oracolo.
AJ: O è un cerchio. È la perfezione. Non c’è niente da aggiungere, niente da togliere. Questo è la O.
KB: Quindi non abbiamo una parola per O? è solo una bellissima lettera?
AJ: Sì, è rotonda. E poi arrivi al simbolo della perfezione, che è l’ano. Questa è la perfezione [ride] perché è un centro erotico, e crea anche fertilizzanti per far crescere le cose. Penso che le aureole sulle teste dei santi sono come degli ani.
KB: Ho due parole per la lettera P. Una è politica, l’altra poesia. Quale ti piace di più?
AJ: La politica oggi è morta. Politica era l’amore per la città, ma oggi le città sono divenute il cancro del pianeta. I politici non hanno potere, non esistono veramente, sono fantocci del sistema politico. Il panico è giusto. Quando facciamo qualcosa che non facciamo mai, lasciamo che noi stessi siamo ciò che non pensiamo di essere. Quando c’è panico, lasci venir fuori la tua vera natura. E che cos’è poi? È l’enorme e incredibile desiderio di vivere. È un momento molto illuminante.
KB: La lettera Q…
AJ: È una O con un’unghia. È la perfezione con un’imperfezione.
KB: E una domanda…
AJ: Una domanda è solo una risposta mascherata. Il compito non è trovare la risposta, è trovare la vera domanda. Quando trovi la vera domanda, la risposta è lì.
KB: R di rituale.
AJ: Ha a che fare con la ripetizione, ripetere una bellissima intenzione. Ripetere qualcosa di sacro richiede un rispetto assoluto. Se non rispetti un dipinto o un fiore non puoi comprenderne la sua bellezza. Ricordo che un detenuto urlava di paura quando trovò un topo nella sua cella. Il topo poteva andare e venire a suo piacimento, così alla fine il detenuto imparò a rispettare il topo e la sua libertà.
KB: Ma quindi il rituale è connesso con il rispetto?
AJ: Noi non sappiamo cosa sia il rispetto, per cui dobbiamo impararlo.
KB: Quindi il rituale è la ripetizione del rispetto?
AJ: Sì, sì. Se rispetti e ripeti il rispetto, forse non lo perderai.
KB: S, seduzione.
AJ: Ho un serpente. Fin dalle origini della mitologia, S è il serpente. La tentazione del serpente ti sta dicendo di andare e mangiare il frutto della conoscenza.
KB: L’arte è il frutto della conoscenza? Che cos’è la seduzione? È arte?
AJ: Gli uomini non possono scoprire la verità perché non hanno la mente per fare questo. Ma la luce della verità è bellissima, e questa è arte. La vita è un’illusione, e l’arte ci permette di vivere nell’illusione più bella. Non è la realtà, ma è il prodotto della verità.
KB: La lettera T è…
AJ: Protezione. Tu hai un verticale e un orizzontale. All’ombra degli alberi puoi vivere senza mangiarne i frutti.
KB: La lettera T per me è un tarocco.
AJ: È anche insegnamento, e protezione. Quando insegni qualcosa stai proteggendo. Quando insegni qualcosa a te stesso stai proteggendo te stesso da un ego artificiale. È uno specchio della realtà. Lo specchio di te stesso. Quando ho cominciato per la prima volta a lavorare con i tarocchi li odiavo perché non li capivo. Ma poi ho realizzato che quello che non capivo riguardava me stesso. E quello che odiavo era in realtà quello che odiavo di me stesso. Sentivo solo la mia bruttezza.
KB: U…
AJ: Utero. Ricevere, essere aperti al cosmo. L’utero non è aperto al fallo; è aperto all’eternità, al cosmo.
KB: Ho molte altre parole. Underground…
AJ: Significa andare oltre i tuoi limiti. Non significa essere sotto la terra, ma sotto le logiche della società. E sotto la società trovi completa libertà.
KB: V di violenza. Cosa significa violenza?
AJ: La vera violenza è spalancare i limiti della mente, le emozioni e i limiti sessuali che ti conducono alla generosità. La generosità è violenza.
KB: Quindi?
AJ: La società si è ritrovata nell’egoismo e nella competizione, per cui quando hai la generosità di dare senza prendere nulla in cambio, è violenza. Per esempio, la mia prossima mostra sarà libera. Non voglio guadagnare nulla. In una parola, quando tutto deve essere pagato come avviene nella prostituzione, è un atto di violenza. Gli angeli che hanno portato la verità erano un atto di violenza. Il Big Bang: non posso immaginare nulla di più violento del Big Bang!
KB: D di donna.
AJ: Mi ricorda la simmetria, l’esistenza dell’altro. Noi non siamo soli. Non siamo il centro del mondo. È lo specchio, l’altro, il riflesso.
KB: Non riesco a trovare una parola per la lettera X…
AJ: X è un mistero. È una lettera interessante perché è fatta con una croce. Un mistero che non puoi penetrare.
KB: G di giovane.
AJ: La tua vita è una scelta continua. La destra e la sinistra sono la stessa cosa. Il buono e il cattivo, il bello e il brutto, perché tu solo puoi sapere che uno è senza l’altro. Solo tu puoi sapere che cos’è la pace se non hai la Guerra. Devi rispettare ciò che sei ma anche quello che non sei.
KB: Quanto è importante essere giovani?
AJ: Dentro di me, non ho età. Essere giovani è una continua gestazione. La fonte della giovinezza, dell’eterna giovinezza, è dentro di te. Nel mezzo del tuo inconscio, la mente è molto giovane.
KB: È la bellezza della gioventù?
AJ: Penso che essere giovani significhi essere belli. Essere per sempre lo stesso, ma essere sempre lo stesso è brutto. Invecchiare è bellissimo. Un fiore che sboccia è bellissimo, ma è bello anche un fiore che sta morendo. Nella mia terapia, alcuni dei miei pazienti mi chiamano quando sono sul punto di morire. Io gli dico che hanno bisogno di morire felici. Qualcuno si è reso conto che questo è bellissimo.
KB: E cosa mi dici a proposito della terapia? Non ne abbiamo parlato a proposito della lettera T.
AJ: Terapia è imparare a vedere e ad ascoltare gli altri. La più grande parte della malattia è causata dal fatto che le persone non sono amate o ascoltate. Ogni malattia è solo una scena teatrale per attirare l’attenzione, per essere ascoltati.
KB: E confessarsi in chiesa?
AJ: Confessarsi di fronte a qualcuno che non conosce nulla della vita non va bene. Una vera confessione è stare nel mezzo della tua famiglia e dire che sei omosessuale, non dirlo a un pedofilo in una chiesa. La religione cattolica è una malattia.
KB: Penso a una parola, che è perdere la spiritualità. Molte persone non credono più nella religione…
AJ: Io uso la religione come un esempio. Non ho bisogno di credere necessariamente negli insegnamenti sacri, ma li uso come simboli.
KB: Ma la religione è spiritualità?
AJ: L’universo è creato dall’energia. Tutto è spiritualità perché sappiamo che mente, cuore e corpo sono tutti connessi.
KB: La nostra ultima parola è Zen.
AJ: Zen non ha fine e non ha inizio. L’uomo nel presente non ha inizio o fine. Una sensazione di esistere senza essere legato a niente.
KB: Infine, cosa mi dici dell’amore?
AJ: Amore è quando trovi l’altro che per te è nel mezzo dell’intero universo. Questo è l’amore.
KB: Prima hai detto che un prete è qualcuno che non sa nulla della vita, un guru che vende cose insignificanti. Che cos’è per te un artista?
AJ: Un artista è una porta aperta attraverso la quale il vento riesce a passare.