Psico-politica del trauma pandemico.
Un talk online del pensatore e attivista Franco ‘Bifo’ Berardi sul cambiamento dell’inconscio collettivo dopo il trauma pandemico.
Nel terzo decennio del ventunesimo secolo è forse in corso un rimodellamento dell’’Inconscio collettivo’, come effetto del trauma dovuto alla pandemia. Il bio-info-psico virus sta cambiando in modo irreversibile lo spazio sociale, le aspettative affettive, e la nostra relazione con il desiderio. I confini di questa mutazione non sono al momento definiti, anche se è possibile intuire una direzione generale: la prossimità dei corpi è in pericolo e potrebbe diventare problematica. Inoltre, la diffusione della sofferenza durante l’era pandemica – che sia medica, economica, sociale, mentale – potrebbe portare a una forma di immunizzazione contro le emozioni. Disagi come l’autismo e l’alexitymia entrano nella mischia della psico-sfera come modo di interiorizzare il rifiuto di sentire l’emozione degli altri, e forse anche di sé.
A questo punto, non è possibile descrivere un andamento lineare della mutazione, ma un magmatico campo di possibilità. In ogni caso, per la prima volta nella storia dell’umanità, stiamo attraversando un processo di invecchiamento psico-fisico, di esaurimento.
Forse, come effetto di questo processo, la cultura umana fa il suo ingresso nell’era dell’estinzione, che ora si tramuta in una parola chiave politica. Tuttavia, dato che l’Inconscio non è un deposito ma un laboratorio, la domanda ora è: come farà l”Inconscio in mutamento’ a trovare una via d’uscita dai suoi stessi incubi?