Bold Shelves #13 – Useless Fighters: Cartografie d’Altitudine di

di 1 Luglio 2025
Useless Fighters, 2025

 

 

 

 

Curata da Ramdane Touhami e Léonard Vernhet per Permanent.Files, Useless Fighters demolisce l’immagine alpestre da dépliant e installa sulle vette un palcoscenico di capitalismo estrattivo, miti post-coloniali e preghiere sincretiche. Il primo numero – con Francis Alÿs, Philippe Parreno, Lea Colombo, Nigel Cabourn – si muove dal Rif alle Ande, dal Vietnam ai templi shinto, innestando fotografie diaristiche, testimonianze orali e cartografie oblique: la montagna diventa documento in fieri, fragile e politicizzato. Il secondo volume spinge oltre: miniere congolesi, foreste sorvegliate da droni, reliquie di altari andini; sfogliare quelle pagine somiglia a guardare un thriller estrattivista impaginato su carta ruvida. Il design, rigoroso e sensuale, alterna inchiostri saturi a blocchi tipografici scultorei; la grammatura funziona come altitudine tattile. Leggere Useless Fighters significa scalare un crinale dove estetica e geopolitica si avvinghiano, respirando un’aria rarefatta composta di teoria critica. Rivista, atlante, ready-made editoriale, questo oggetto aspira alla condizione stessa di montagna: immobile, ma capace di generare scosse telluriche. Possederlo equivale a infilare la libreria tra due faglie, attendendo che il sapere esploda in valanghe di domande memorabili. In breve, un must per scalatori intellettuali temerari.

Altri articoli di

Francesca Spiller