In occasione della mostra “Secret Garden” presso la galleria UNA a Piacenza, Flash Art Italia propone il testo curatoriale che accompagna il percorso espositivo.
La mostra riunisce una serie di nuove produzioni che spaziano tra scultura, installazione, fotografia e pittura. Le opere in mostra nascono a partire da una riflessione sull’interiorità e l’intimità degli artisti, richiamando al tempo stesso uno spazio esterno circoscritto – come evocato dal titolo. Il dialogo tra esperienza personale e un’idea coltivata di natura attraversa tutta la mostra, in cui la natura diventa al tempo stesso compagna e contrappunto del corpo e del sé.
Per l’occasione, Alfredo Aceto presenta Trap, una nuova scultura in bronzo ispirata a un ricordo d’infanzia: un momento condiviso con il padre nell’osservare una trappola per le processionarie nel giardino di casa. Come è ricorrente nella pratica dell’artista, l’opera riporta alla luce memorie emotive e traumi nascosti, intrecciando narrazioni personali e collettive. La scultura indaga temi legati alla percezione del sé, alle tensioni emotive irrisolte e alla dimensione spaziale del corpo, affrontando la sessualità come forza trasformativa in bilico tra vita e morte.
In mostra anche un’opera della serie Campanula, tra le più emblematiche dell’artista, che introduce un elemento sonoro e performativo attraverso l’uso di campane. Campanula riflette la relazione peculiare di Aceto con il suono: la sua amusìa – una condizione che compromette la capacità di riconoscere le tonalità musicali – diventa uno strumento per ampliare l’indagine sensoriale, interrogando i limiti e le possibilità della percezione. La presentazione di Aceto è arricchita, come spesso nelle sue mostre, da un contributo fotografico che riunisce diversi tipi di immagini in un “ensemble” coeso. Questi lavori esplorano il giardino come luogo di intimità, memoria e riflessione sensoriale.
Raphael Danke presenta una selezione di sculture della serie Molusce, iniziata nel 2021, in cui le conchiglie vengono trasformate in maschere antropomorfe tramite forature che ne rivelano la struttura interna. Montate su blocchi di cemento e materiali di recupero – legno e ferro provenienti dalla costruzione dell’abitazione dell’artista – queste sculture evocano una tensione tra naturale e artificiale, fragilità e permanenza. In mostra anche una nuova serie di tele dipinte con pigmenti naturali raccolti in Provenza – noci, cortecce, edera – realizzate nei formati standard degli schermi televisivi. Attraverso questi monocromi, Danke trasforma i non-luoghi architettonici (come lo spazio che solitamente si destina alla TV) in intervalli di contemplazione e meditazione. La mostra include, infine, una selezione di opere della serie in edizione aperta Die Geister des Gartens: piccole conchiglie di lumaca raccolte nel giardino dell’artista, intitolate Ghost, sparse sulle pareti della galleria nel tentativo di rendere l’architettura viva, richiamando la materialità dei gusci.





