Giulio Squillacciotti
La metodologia di lavoro di Giulio Squillacciotti è quella di un filologo poeta a cui qualcosa è — volontariamente —…
La metodologia di lavoro di Giulio Squillacciotti è quella di un filologo poeta a cui qualcosa è — volontariamente —…
La mostra “Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection”, a cura di Alison M. Gingeras e Francesco Bonami,…
Prima di essere una mostra tout court, “Transitions” si presenta anzitutto come progetto che riflette sulla pittura contemporanea attraverso la visione…
Riccardo Sgarbi: Assistendo al tuo concerto si ha netta l’impressione di una forte influenza orientale sul tuo modo di produrre suoni…
Paolo Vagheggi: Sei nato a poche ore dall’entrata in guerra dell’Italia e i tuoi primi anni di vita sono stati…
Una piccola premessa In quella Roma degli anni Sessanta di cui tanto si favoleggia, due amici su una Lancia Spider…
Se Carlo Mollino (1905-1973) non fosse mai esistito, sarebbe stato quasi certamente immaginato — un personaggio tra il playboy moraviano…
Noah Stolz: Anni fa quando ti ho conosciuto la tua ricerca era essenzialmente incentrata sulla pittura. Più tardi, in un…
Credo che i miei lavori siano come dei riepiloghi della mia vita. Spesso, infatti, parto dal bisogno di parlare di…
L’assenza di un confine netto tra concetti generalmente opposti alimenta le opere di Francesco Barocco, connotandole di una valenza semantica…
Klaus Biesenbach: Cominciamo dalla performance Measuring the Universe (2007). L’opera esiste fin dal primo momento, oppure nasce dopo una settimana…
Commentando il ruolo dell’Altro nella poetica di Samuel Beckett, il filosofo francese Alain Badiou afferma che “l’essere-due s’inscrive nel regime…
Paola Noè: Mi piacerebbe iniziare a parlare dalla sensazione che noi spettatori proviamo davanti, o dentro, al tuo lavoro. Penso…
Marco Tagliafierro: Analizzando la ricerca che stai portando avanti ho riscontrato un costante uso del collage, inoltre il tuo lavoro…
Fabio Cavallucci: Michael, dove sei finito? Michael Fliri: Qualche tempo fa ho spedito il calco del mio viso in Ungheria…
Arianna Rosica: Caro Andrea, come definiresti il tuo lavoro? Andrea Kvas: Il mio lavoro può essere paragonato all’improvvisazione teatrale. Sono…